2010 – 2019
Il “Carnevale Medievale Sancascianese” debutta nel febbraio del 2010 ed è accolto fin da subito con successo, soprattutto per quanto riguarda la partecipazione di oltre 200 figuranti per contrada. San Casciano fin dagli anni ‘50 si era distinta per importanti manifestazioni come la Festa della Vendemmia, con la prima vera e propria costituzione delle quattro contrade (Cavallo, Gallo, Giglio e Torre) e, dagli anni ’70 con il classico Carnevale e la sfilata dei carri allegorici che, oltretutto, ha visto formarsi anche la quinta contrada: il Leone. Il lavoro e la maestria dei tanti compaesani volontari, ma soprattutto la passione, hanno indubbiamente regalato notorietà al nostro territorio attirando negli anni numerosi visitatori.
Negli anni ’90 e il primo decennio del 2000, purtroppo, dopo varie vicissitudini e difficoltà oggettive, soprattutto per quanto riguarda la manodopera, San Casciano ha visto concludersi il Carnevale rimanendo orfana di un evento importante e riconosciuto.
Grazie alla volontà e al lavoro dell’Amministrazione comunale, oltre che l’impegno della Proloco, delle Associazioni del territorio e del prezioso contributo di Chianti Banca, finalmente, nel 2010, vede la luce il “Carnevale Medievale Sancascianese”, una manifestazione che nasce dalla “macerie” delle feste passate e che si rinnova con una tematica “medievale”. L’evento è entrato subito nel cuore dei sancascianesi e ridato lustro alle contrade divenendo punto di riferimento in Toscana per chi ama la storia del medioevo e le tradizioni popolari. Un’occasione per la comunità di San Casciano e una spinta per il tessuto sociale, artistico ed economico del paese. Grazie alla volontà, alla passione e alla creatività dei tanti contradaioli, l’evento cresce di anno in anno regalandoci una rievocazione sempre più accurata e sempre più seguita.
La prima edizione vide le cinque contrade (Cavallo, Gallo, Giglio, Leone e Torre) scontrarsi con i “Giochi” (corsa della sposa, tiro alla fune, lancio del cerchio, ponte del diavolo) e una “Caccia al tesoro” sotto gli occhi del famigerato condottiero “Castruccio Castracani”, che nel 1326 assediò San Cassiano a Decimo. “L’assedio di Castruccio” è il titolo che per nove edizioni ha caratterizzato il “Palio” sancascianese, le contrade si sfidavano per conquistare “La Chiave” (una riproduzione fedele – anche se ingrandita – dell’originale chiave di Porta Fiorentina) sia con i Giochi, sia con sfilate e rappresentazioni a tema, con carri, scene e tantissimi figuranti. Negli anni il “Carnevale” si è pian piano evoluto, il “campo di battaglia” è divenuto Piazza della Repubblica, sotto le antiche mura e i “Giochi” hanno lasciato il posto a sfilate e rappresentazioni sempre più belle e curate, giudicate ogni volta da una giuria che ogni anno ha vantato nomi importanti, sia dal punto di vista storico sia da quello artistico.
A.D. 1357
Ad Novam Vitam!
30 e 31 marzo 2019 – San Casciano in Val di Pesa (Fi)
Il decimo anno segna un altro cambiamento importante, la celebrazione di un fatto storico molto importante per San Casciano: la costruzione delle mura cittadine … Era esattamente il 1357 quando San Casciano rinasceva “comunità” dopo un susseguirsi di assedi e di distruzioni, tra le quali, memorabili, quelle di Arrigo VII (1312), Castruccio Castracani (1326) e di Fra’ Moriale (1354). Conclusa la costruzione delle mura nel 1356, a carico della Repubblica Fiorentina che spese oltre 35.000 fiorini per la sua realizzazione, si definiscono diritti e doveri degli abitanti del castello attraverso un complesso di leggi codificate nello Statuto cittadino approvato il 20 marzo 1357 da “uomini veri guelfi”, iniziando così un percorso di convivenza civile. Leggi semplici ma severe, che danno la misura della vita collettiva in un castello del tardo medioevo ancora poco abitato ma destinato a crescere grazie alla sua dominante posizione geografica per il controllo del viario del territorio fra Firenze e Siena”.
Da questo importante evento storico prende spunto la decima edizione del “Carnevale Medievale Sancascianese”. Cavallo, Gallo, Giglio, Leone e Torre si contenderanno la “Chiave del Castrum” e saranno chiamate a stupire ed emozionare ancora una volta. Il mercato medievale e i laboratori didattici allieteranno grandi e piccini, i figuranti in costume d’epoca accompagneranno il pubblico in un’atmosfera magica, gli artisti di strada, i musici, i giullari, i falconieri, gli arcieri e le compagnie d’arme coloreranno le vie del centro storico completando la cornice di questo speciale evento che ogni anno accende la passione dei sancascianesi e che regala, alle migliaia di persone che vengono a trovarci, un evento bello e ricco da vivere e vedere.